venerdì 14 gennaio 2011

Del “Lasciare andare le cose”

Le acque tempestose che hanno accompagnato l’inizio di questo nuovo anno non lasciavano presagire niente buono. Succede che onde così alte questo marinaio non le aveva mai viste. Succede che una tempesta del genere non aveva niente di terrestre. Succede che il nostro eroe la vide avvicinarsi così velocemente che non ci fu nemmeno il tempo di chiamare a raccolta la ciurma per prendere le rispettive posizioni, decidere la rotta e darle contro così come erano abituati. Non c’è stato tempo, e il Diavolo se n’è accorto subito e se n’è approfittato scatenando il suo inferno senza troppi complimenti.

E così il malcapitato, mentre dal cielo piovevano saette e dal mare salivano muri d’acqua che ancora oggi disturbano il sonno di quelli che sono tornati a casa, ha mollato la cima. Era troppo forte.

Gli altri marinai non si erano accorti subito di quello che stava accadendo, anche se gli occhi del Capitano erano carichi di collera e di risentimento verso quel mare che oggi gli stava dando una cara lezione: “Sei mortale, mio caro Eroe..”

Si sedette per terra aggrappandosi ad una paratia, e non fece più niente. Anche gli altri lo seguirono. Nessuno diceva più una parola, mentre il galeone veniva portato dagli Dei verso un punto non stabilito sulla rotta di navigazione. Quel silenzio non era contemplativo, piuttosto portava dentro di sé la rabbia dell’essere rimasti inermi di fronte a una sfida tanto temeraria. Il secondo in comando, cercando un cenno di speranza nel viso del Capitano, rimase colpito da quello che vide nel suo sguardo. Qualcosa di quel diavolo era rimasta dentro di lui e forse non l’avrebbe più lasciato.

Ogni tempesta prima o poi si placa, e anche quella maledetta fece il suo corso. La conta dei danni risultò molto cara e gli uomini fecero l’unica cosa che potevano fare: mettersi al lavoro per rimettere in sesto alla meglio il galeone e renderlo ancora più resistente al mare grosso.

Qualcosa di troppo importante era rimasto in mare. Tutti lo sapevano ma nessuno ne voleva parlare, cercando di tappare i buchi e tornare in navigazione il prima possibile. Il conto in sospeso d’altra parte era alto..

Mai era stato così chiaro che il viaggio era tutt’altro che finito.

..buon viaggio marinaio, e scrivi quando arrivi a destinazione