mercoledì 7 ottobre 2009

Dell' "Andare avanti fino al VIA"

Finalmente la stagione degli uragani dicono essere al capolinea. C’è ancora un po’ di vento, ma niente rispetto al tornado selvaggio che ha stravolto gli animi negli ultimi tempi.
Come ogni emergenza atmosferica che si rispetti anche la nostra maledizione a fatto le sue vittime e distrutto molto di quello che ha trovato lungo il suo percorso, ma questa aveva un sapore differente, e ce l’ha ancora. I danni non si possono ancora contare con precisione, ma il polverone si sta poggiando lentamente a terra e il panorama si fa poco a poco più chiaro.

Non ha fatto distinzioni e ha stravolto tanto il meglio quanto il peggio delle cose. Chi è rimasto in piedi ora cerca di capire dove si trova il Nord e se c’è ancora qualcuno sui cui poter contare veramente. Le calamità tirano fuori il meglio e il peggio delle persone, oltre a generare enormi possibilità di profitto, e il tifone "Invidia" che si è abbattuto sui nostri eroi ha ingolosito molta gente. Alcuni hanno cooperato per gestire la situazione, altri codardi sono rimasti chiusi in casa, alcuni si sono improvvisati sciacalli, mentre i peggiori hanno cercato di rovinare il lavoro di chi ha sfidato la natura, cercando di confondersi con il vento e con la pioggia per saldare vecchi rancori.
Cooperazione, invidia, amicizia, stupidità, desiderio di riscatto e rabbia convivono nello stesso ecosistema, in una terra di nessuno dove muoversi in qualsiasi direzione significa sempre pestare i piedi a qualcuno.

In giro c’è chi non ci crede e sospetta lo zampino del Dio del Rock, ma alcune abitazioni sono rimaste incredibilmente intatte. Chi si è mosso bene ha creato più scompiglio del tifone, oltre all’invidia di chi invece si trova con il culo all’aria.

Gioire delle disgrazie degli altri è un’occupazione di poco conto, ma chi decide di vivere “in un castello di carte” deve mettere nel preventivo la possibilità di essere spazzato via, e come sempre succede in questi casi… l’acquirente si assume il rischio.

Certo è stato un grosso colpo per il piccolo paese di marinai abituati a lunghi mesi di navigazione, ma ora che finalmente il peggio è passato (forse) c’è chi si ritrova nuovamente seduto sotto il portico di casa fumando una sigaretta, ma con uno strano sorriso stampato sul volto.


…guarda il ciclone scatenato dritto nell’occhio e gli diceeee…