giovedì 6 novembre 2008

Dell' "osservazione cosmica"

Il dettaglio è molto attraente e, alla fine, molto spesso è la discriminante nascosta che qualifica e definisce le cose. Quello che apparentemente a un occhiata sommaria e generale potrebbe sembrare perfetto o insignificante, nasconde spesso nei dettagli anomalie che rendono interessante l’assunto in questione.
È come andare a guardare dietro a quella porta rossa mezza chiusa da dove esce una musica strana, con un reggiseno appeso alla maniglia, in una bella casa ordinata e cattolica che poco si addice a questo genere di scostamenti. Certo, nell’insieme questa bella casa tutta dipinta e arredata sulle tinte del bianco è molto graziosa e rassicurante, ma quella porta rossa che non centra nulla con il resto.. e poi quella musica..
È il reporter idiota che intervista il vicino di casa del killer che ha fatto fuori moglie e figli, e quando il giornalista domanda che tipo di persona fosse il dirimpettaio, l’inebetito malcapitato risponde da copione che si trattava di una persona educata, a modo e cortese; insomma una bella famigliola felice. Ecco, trattasi di anomalia estrema.
Certamente avere la famosa “visione d’insieme” è utile alla sopravvivenza in mare, ma sono convinto che sia l’anomalia, positiva o negativa, a raccontare quella sfaccettatura della verità che presenta una prospettiva diversa con cui fare i conti.
Distratto incurabile dalla nascita e spesso poco vigile sul normale flusso delle cose, mi capita di partecipare sommariamente agli eventi di ogni giorno come farebbe un turista rincoglionito dalle mille sale del Louvre, per poi imbattermi nel particolare fuori dal coro che più o meno piacevolmente richiama l’attenzione.
Ogni anomalia ha un significato piccolo o grande che aiuta a comprendere le cose. Il pericolo sta nell’attribuire troppa importanza al dettaglio (a volte stupido e a volte vitale) perdendo quella visione d’insieme che permette di vedere il quadro complessivo, ma anche nel non dare sufficiente rilevanza all’anomalia e perdendo così la possibilità di comprendere quell’aspetto della questione che mette in luce il meglio e a volte il peggio delle cose.
La verità sta nel mezzo… ma il Dio del Rock non sempre aiuta a trovare il maledetto punto di equilibrio.

Cerco un centro di gravità permanenteee, che non mi faccia mai cambiare ideaaa….