martedì 22 luglio 2008

Del pagare il conto

Pagare il conto è proprio una noia. Primo perché si tratta di fare una stima reale di quello che si è consumato, secondo perché se paghi la contropartita molto spesso sei alla fine di qualcosa, che sia una cena, una serata in un club con gli amici o un’esperienza al capolinea.
Ora, io ho sempre odiato pagare i conti. Non che mi sia mai tirato indietro, ma ho sempre fatto il possibile per dileguarmi prima che il cameriere di turno presentasse l’orrenda fattura.
Succede però che prima o poi ti distrai dopo una bella mangiata e due chiacchiere di troppo, e il Dio del Rock si incammina verso di te con in mano quella ricevuta che fa congelare il sangue nelle vene.
Con indifferenza signorile cerchi il portafoglio, sorridendo, ma cercando i punti di fuga più vicini. La scusa dei soldi in macchina è vecchia e l’hai già utilizzata troppe volte perché ci caschino. Intanto ti riconoscono e mettono un paio di persone alla porta.
Ecco, questo è il momento in cui si tratta di saldare sul serio. Se sei fortunato e non ti hanno riconosciuto, paghi la serata e te ne vai.. ma se invece per caso ti hanno segnalato come quel Lupin maestro di tempismo, allora è meglio sperare in un colpo di scena, in un terremoto o in un rapimento alieno, perché il malloppo dei conti insoluti è alla porta.
Se la vita è una puttana pronta a dare piacere in cambio di denaro, credo che prima o poi qualche conto lo si debba pagare, è giusto e nell’ordine delle cose. Comunque nel dubbio…
…occhi aperti,e pronti a correre!

martedì 15 luglio 2008

Delle prove del Dio del Rock


Se esiste il Dio del Rock, come può permettere alle case discografiche di produrre una canzone basata su un ritornello che fà “cuando esta noche tramonta el sol, mon amur, mon amour..”?

Ogni tanto la mia fede vacilla all’assistere a questo tipo di manifestazioni, ma poi penso che è solo una prova alla quale mi stà sottoponendo, così sorrido, annuisco e stringo forte il mio mojito, magari anche tenendo l’orendo tempo con il piede.

Non valgono pentimenti dell’ultimo momento: chi se lo merita sarà condannato a passare l’eternità in compagnia di Albano e Gigi... e così sia...

…quaaaando il soooole tornerààààààààààà…

giovedì 3 luglio 2008

Dell'esagerazione dei marinai

E' certo, esagerare è sempre sbagliato. Ma andare oltre il lecito spinge le persone a usufruire di risorse che spesso non sanno nemmeno di possedere, con il serio rischio di svegliare istinti che poi fanno fatica a tornarsene in soffitta.


Si tratta sempre di punti di vista, basati sulla prospettiva da cui si parte. C'è chi dorme poco, c'è chi esagera con stravizi, c'è chi và a puttane o chi non si muove da casa. Il punto di equilibrio è praticamente impossibile da stabilire, e forse sarebbe anche uno sforzo inutile.


Meglio accettare il fatto di essere in mezzo al mare, in attesa di un alito di vento favorevole che permetta di andare ancora un pò sulla rotta che abbiamo distrattamente scelto. Magari con la serenità di chi si sveglia in navigazione in una giornata di sole, mettendosi al lavoro con le piccole cose di ogni giorno, facendo solo quello che c'è da fare.. e poi aspettare la sera per mettersi a ristudiare le mappe, e correggere la direzione puntando verso terra... o più facilmente, oggi ancora una volta verso il mare aperto.


...levate l'ancora, abbiamo una direzione!


...arrrrrrrr