Quando le cose escono dall’ordinario e portano a situazioni che mettono a dura prova anchei nervi di noi pirati abituati alla navigazione in acque tempestose, è necessario muoversi con cautela, con pochi movimenti, ma che siano quelli giusti.
La cosa più importante da capire è che, se ci si trova nel pieno della tempesta, un buon capitano si occupa che tutto sia pronto per affrontarla, con la consapevolezza che se il destino ha voluto scatenare l’inferno in mare, allora l’unica mossa a disposizione è aspettare che si calmino le acque.
La speranza di un raggio di sole proveniente dal cielo più nero della storia è quello a cui si aggrappa un “buon pirata”, mentre il vascello sta facendo andata e ritorno dall’inferno.
Guardare dritto nell’occhio il ciclone che si avvicina chiuderebbe lo stomaco anche a quel bastardo del pirata Barbanera.
E’ passata…
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